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Metamorfosi by Ovid
Metamorfosi by Ovid




Metamorfosi by Ovid

Ovid himself attributes his exile to carmen et error, "a poem and a mistake", but his discretion in discussing the causes has resulted in much speculation among scholars.

Metamorfosi by Ovid

He enjoyed enormous popularity, but in one of the mysteries of literary history he was sent by Augustus into exile in a remote province on the Black Sea, where he remained until his death. He was the first major Roman poet to begin his career during the reign of Augustus, and the Imperial scholar Quintilian considered him the last of the Latin love elegists. Ovid is traditionally ranked alongside Virgil and Horace, his older contemporaries, as one of the three canonic poets of Latin literature. The Metamorphoses remains one of the most important sources of classical mythology. His poetry was much imitated during Late Antiquity and the Middle Ages, and greatly influenced Western art and literature. Publius Ovidius Naso (20 March 43 BCE – CE 17/18), known as Ovid (/ˈɒvɪd/) in the English-speaking world, was a Roman poet best known for the Metamorphoses, a 15-book continuous mythological narrative written in the meter of epic, and for collections of love poetry in elegiac couplets, especially the Amores ("Love Affairs") and Ars Amatoria ("Art of Love"). Tra dèi furiosi e innamorati, eroine appassionate, aiutanti magici e comprimari ignari, Ovidio mette in scena uno spettacolo grandioso e cangiante come la vita: a volte comico, a volte tragico, invariabilmente umano. Eroi e sovrani, divinità e mostri inquietanti - ma anche esuli, combattenti e umile gente - sono i protagonisti dei quindici libri che compongono le Metamorfosi, opera dal respiro universale che spazia dall'origine del mondo agli anni mutevoli e lacerati della Roma imperiale. Il leggiadro Narciso si strugge d'amore per se stesso, fino a consumarsi e divenire un fiore. La statua di Pigmalione si anima al calore delle sue carezze.

Metamorfosi by Ovid

E ancora, i vascelli di Enea assumono la forma di ninfe marine. È così che, nell'universo imprevedibile raccontato dal poeta, le pietre di Deucalione e Pirra si trasformano in uomini, fanciulle e semidei mutano, a volte, in minerali e uccelli, l'invidia di una dea determina la sorte dell'abile Aracne, la gelosia di Giunone prende corpo in una punizione esemplare. Con gesto simile Publio Ovidio Nasone, poco prima d'essere costretto all'esilio, nei primi anni dell'era cristiana, scrive un poema di oltre dodicimila versi, in cui rielabora centinaia di miti, favole delicate e drammatici intrecci: storie inverosimili ma più vere del vero. Con grazia, maestria e immaginazione fervente lo scultore Pigmalione, scontento della realtà imperfetta che lo circonda, plasma una donna tanto bella da prendere vita.






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